WEBINAR ON DEMAND

Dalla programmazione per attività alla predisposizione dei contesti di apprendimento

Le condizioni che aprono a una molteplicità di percorsi possibili.

 

Questo webinar fa parte del CICLO DI WEBINAR SULLA PROGETTAZIONE: Progettare al nido e alla scuola dell’infanzia - Strategie per partecipare con i bambini alla costruzione della conoscenza.

Lo puoi vedere e rivedere per 6 mesi dalla data di acquisto nella tua area personale.

 

Cos’è un contesto?

Che differenza c’è tra predisporre un contesto o pensare una attività?

Questo è il tema che svolgeremo in questo secondo webinar. Ricorrendo ad ampio materiale di documentazione, condivideremo con i partecipanti i saperi acquisiti dagli insegnanti dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali di Reggio Emilia

 

L’etimologia del termine contesto rimanda a ciò che è tessuto insieme, un concetto che sta alla base dell’approccio sistemico della scienza contemporanea e che mette in primo piano la dimensione della relazione.

Cosa è tessuto insieme?

Aspetti materiali: lo spazio, gli strumenti, gli arredi, le persone, e aspetti immateriali: i tempi, le relazioni, le regole implicite ed esplicite, cioè la cultura in cui si colloca quella situazione.

Ragionando per opposizione ed estremizzando il concetto, possiamo dire che programmare per attività, vuol dire solitamente predisporre, mettendo a disposizione i materiali giusti e necessari, situazioni successive che hanno un obiettivo preciso, in cui si chiede ai bambini di eseguire un compito in modo più o meno corretto o creativo.

Progettare per contesti vuol dire dare forma a spazi aperti in cui i bambini insieme all’adulto, all’interno di una scopo condiviso, ricercano per acquisire una maggiore comprensione del mondo in cui vivono, aprendo piste di ricerca e di elaborazione non sempre previste e cercando di dare una propria forma originale alle idee e alle rappresentazioni che ne scaturiscono, in una dimensione di cooperazione.

Il come i bambini procedono è lo spazio di ricerca dell’adulto che è una parte determinante del contesto.

Non esiste un adulto neutrale in osservazione.

L’adulto osserva e mentre osserva modifica il contesto stesso con la sua presenza fatta di gesti, mimiche, parole, posture, idee, teorie, interpretazioni, silenzi.

I bambini in un contesto agiscono, pensano, dialogano, provano, attendono e questo modifica il contesto, cioè lo spazio, i bambini e gli adulti.

Il contesto è quindi una dinamica ed è in modificazione continua, una dinamica che co-evolve nell’azione e nella relazione.

L’osservazione è, anche quando non ne siamo consapevoli, un processo che attiva circolarità tra la mente dell’adulto e la mente dei bambini.

Se ne siamo consapevoli, questa diventa una risorsa particolarmente feconda per l’apprendimento dei bambini e degli adulti.

A differenza delle attività il contesto è per sua natura una occasione di formazione e autoformazione, per l’adulto.

Come vedremo l’azione in un contesto promuove nuove consapevolezze e una sempre maggiore strumentazione concettuale e operativa che gli insegnanti continuano ad alimentare in questa dinamica tra prefigurazioni, predisposizioni, osservazioni, interpretazioni, riprogettazioni di nuovi contesti.

 

Attraverso materiali documentativi proveremo a condividere con i partecipanti i saperi acquisiti dagli insegnanti dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali di Reggio Emilia su quali sono le attenzioni, i pensieri, gli atti necessari per dare forma a contesti di apprendimento, la cui evoluzione costituisce il nucleo centrale della strategia progettuale.


Reggio Emilia Approach

The Reggio Emilia Approach® is an educational philosophy based on the image of a child with strong potentialities for development and a subject with rights, who learns through the hundred languages belonging to all human beings, and grows in relations with others.

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