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Loris Malaguzzi


La storia dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali di Reggio Emilia è profondamente intrecciata con la vita e il pensiero di Loris Malaguzzi.

Loris Malaguzzi nasce a Correggio il 23 febbraio del 1920, cresce a Reggio Emilia dove frequenta l’Istituto Magistrale e si laurea in Pedagogia a Urbino nel 1946.

 

Durante la guerra, insegna nelle scuole elementari e medie a Reggio Emilia e in alcuni comuni della provincia reggiana (Reggiolo, Sologno, Guastalla). Un’esperienza educativa e umana importante, che darà forma alle sue scelte successive.

 

La formazione di Malaguzzi è eclettica: comincia a scrivere come giornalista dalla fine degli anni ’30 e nel dopoguerra collabora con il Progresso d’Italia e l’Unità, si interessa di teatro, cinema, arte, sport, politica, educazione, e partecipa attivamente alla nuova vita culturale di Reggio Emilia. In questi anni s’iscrive al Partito Comunista Italiano.

 

Dalla fine del 1946 è insegnante e poi Direttore del Convitto Scuola della Rinascita a Rivaltella (Reggio Emilia). I convitti sono scuole create dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e dal Ministero del Lavoro per consentire agli ex combattenti partigiani e ai prigionieri tra i 16 e 24 anni di imparare un mestiere.

Attraverso il Convitto Scuola comincia a tessere le prime relazioni con la pedagogia internazionale, si interessa a come altrove si discuta di educazione e partecipa ai primi incontri di pedagogia europei del dopoguerra come membro della FICE (Fédération Internationale des Communautés d’Enfants). La scuola è costretta a chiudere nel 1952.

 

Vede crescere nelle campagne reggiane le esperienze educative autogestite dall’UDI (Unione Donne Italiane), a partire dalla scuola di Villa Cella aperta nel 1947: la grande partecipazione e solidarietà delle persone più diverse e la grande attenzione per l’infanzia avranno una profonda influenza sulle sue scelte future e sul suo pensiero.

 

Sono tante e diverse le letture, non solo pedagogiche: l’Italia si apriva finalmente, dopo gli anni della dittatura fascista, alla cultura internazionale e Malaguzzi, come molti giovani studiosi, ne coglie le molte opportunità. Segue a Roma presso l’Istituto Nazionale di Psicologia del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche – uno dei primi corsi di Psicologia Clinica, materia bandita durante il fascismo.

 

Nel 1951, in qualità di psicologo, è tra i fondatori del Centro Medico Psico-Pedagogico comunale di Reggio Emilia, dove lavorerà per quasi vent’anni con la dott.ssa Marta Montanini e il dott. Carlo Iannuccelli. Il Centro, rivolto a bambini e ragazzi “con handicap e problemi scolastici”, diventa un contesto speciale dove mettere a confronto e sviluppare il suo pensiero intorno all’educazione.

All’interno del Centro viene aperta una piccola scuola intitolata a Giuseppe Lombardo Radice, che accoglie anche i ragazzi altrimenti destinati all’Istituto De Sanctis all’interno del manicomio San Lazzaro. La scuola diventa una sorta di laboratorio sperimentale, con un’attenzione particolare rivolta alla motricità e ai linguaggi espressivi.

Loris Malaguzzi al Centro Medico Psico-Pedagogico comunale di Reggio Emilia, anni ’50

All’inizio degli anni ’60 Malaguzzi sperimenta e mette alla prova le sue idee anche nella Colonia estiva del Comune di Reggio Emilia a Cesenatico, da subito rinominata Casa di Vacanza, che organizza con l’amico e collega Sergio Masini per i Comuni di Reggio Emilia e di Correggio. Le attività del Centro Medico Psico-Pedagogico e l’esperienza delle Case di Vacanza spesso s’intrecciano.

 

Quando nel 1963 il Comune apre la prima scuola dell’infanzia comunale, la Scuola Robinson Crusoe, la carriera di Malaguzzi è già ricca e variegata, con esperienze lavorative nell’educazione per la prima infanzia, primaria e per adulti, nonché in servizi psicologici per studenti e colonie estive.

 

In qualità di psicologo del Centro Medico Psico-Pedagogico del Comune, Loris Malaguzzi viene chiamato a collaborare al progetto educativo delle scuole dell’infanzia. L’interesse da parte della città nei confronti delle nuove scuole cresce velocemente e Malaguzzi contribuisce a fare delle scuole dei luoghi di sperimentazione e innovazione.

 

Laboratorio sulla matematica, 1966

Parallelamente all’esperienza educativa reggiana, dal 1968 al 1974 Malaguzzi è consulente pedagogico delle scuole dell’infanzia del Comune di Modena.

 

In questi anni cominciano i primi incontri e aggiornamenti internazionali, lo scambio con le altre esperienze italiane e si sviluppa la relazione con il Centro Educativo Italo-Svizzero; quando negli anni ’70 vengono aperte la maggior parte delle scuole e dei nidi comunali, il progetto culturale ha già preso forma.

Loris Malaguzzi, Renzo Bonazzi (Sindaco di Reggio Emilia dal 1962 al 1976), Loretta Giaroni (Assessore alle Scuole e ai Servizi sociali del Comune di Reggio Emilia dal 1967 al 1975), Sala degli Specchi, Teatro Municipale di Reggio Emilia, 1969

Nel 1971 apre il primo nido d’infanzia comunale dedicato a Genoeffa Cervi, madre dei sette fratelli Cervi, partigiani nella Resistenza durante la seconda guerra mondiale. Successivamente Malaguzzi inizia a coordinare i servizi per l’infanzia e l’équipe pedagogica.

 

Reggio Emilia, in questi anni, diviene teatro di un dibattito ricchissimo sull’educazione e l’infanzia e molte e diversificate sono le occasioni di formazione. Speciali sono gli interlocutori che con Malaguzzi e le scuole stabiliscono amicizie e affinità, tra gli altri Bruno Ciari e l’esperienza educativa bolognese, e Gianni Rodari, che dedicherà la sua Grammatica della fantasia proprio alla città di Reggio Emilia come ideale committente.

Gianni Rodari e Loris Malaguzzi, Reggio Emilia, 1972

Il pensiero di Loris Malaguzzi si costruisce nei nidi e nelle scuole con i bambini, negli incontri con le insegnanti e con l’équipe pedagogica, negli incontri dei Consigli di Gestione dei nidi e delle scuole, nella sala del Consiglio Comunale con la stesura del nuovo Regolamento delle scuole dell’infanzia (1972), che sancisce gli elementi costitutivi dell’esperienza educativa reggiana.

 

In questi anni viaggia per l’Italia e l’Europa, ascoltando suggerimenti e pensieri, tenendo sempre insieme più piani, intrecciando saperi.

 

Nel 1976 Loris Malaguzzi insieme a Ferruccio Cremaschi accetta la proposta della Fabbri Editori di dirigere una rivista per l’infanzia Zerosei. La rivista diventerà un luogo importante di confronto per le esperienze che si costruiscono nelle diverse città per il dibattito, sempre aperto, intorno alle politiche educative nazionali. Nel 1985 la rivista Zerosei diventa Bambini, pubblicata dalle Edizioni Junior, e Malaguzzi ne è direttore.

 

Nel 1980 fonda a Reggio Emilia il Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia con l’intento di costituire una rete per il coordinamento, lo scambio e l’impulso alle esperienze che si stanno sviluppando nelle diverse aree del Paese. Ne sarà il Presidente fino al 1994.

 

Il pensiero di Loris Malaguzzi si sviluppa nel corso degli anni ’80, diventando sempre più un pensiero collettivo dell’esperienza educativa reggiana; si evolve con molte sfumature con i pedagogisti, gli insegnanti, gli atelieristi, i cuochi, il personale ausiliario, i genitori.

 

Nel 1981 è ideatore della mostra L’occhio se salta il muro - Ipotesi per una didattica visiva (dal 1987 I cento linguaggi dei bambini - Narrativa del possibile), una sintesi delle idee, i pensieri e le sperimentazioni realizzate nei nidi e nelle scuole dell’infanzia. Le mostre contribuiscono a costruire una rete di relazioni internazionali sempre più ampia e strutturata.

Gruppo di studio internazionale in visita alla Scuola comunale dell’infanzia Diana, Reggio Emilia, anni '80

Nel 1985, raggiunti i limiti di età, lascia la direzione dei nidi e delle scuole, e riceve un incarico dal Comune per continuare a collaborare su alcuni progetti dei nidi e delle scuole dell’infanzia reggiani e allo sviluppo della dimensione internazionale della mostra I Cento Linguaggi dei Bambini.

Convegno “Chi sono dunque io? Ditemi questo prima di tutto (Alice) – Saperi a confronto per garantire cittadinanza ai diritti e alle potenzialità dei bambini e degli adulti”, Teatro Municipale di Reggio Emilia, 1990. Da sinistra, alcuni dei relatori: Luciano Corradini, David Hawkins, Loris Malaguzzi, Paulo Freire, Andrea Canevaro, Mario Lodi.

Nel 1990 Malaguzzi progetta un importante Convegno internazionale: "Chi sono dunque io? Ditemi questo prima di tutto (Alice) - Saperi a confronto per garantire cittadinanza ai diritti e alle potenzialità dei bambini e degli adulti".

Loris Malaguzzi e David Hawkins alla Scuola comunale dell’infanzia Diana, Reggio Emilia, 1990

Nel 1991 la rivista Newsweek indica la scuola dell’infanzia Diana, in rappresentanza dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali di Reggio Emilia, tra le dieci scuole migliori del mondo. L’esposizione internazionale e mediatica cresce in maniera esponenziale. Malaguzzi è consapevole che l’esperienza educativa deve trovare nuove forme per accogliere le continue richieste di collaborazione, per tutelarsi e sviluppare maggiormente la ricerca. Da queste prime idee e pensieri prenderanno forma Reggio Children e il Centro Internazionale a lui dedicato.

“Un golfo ci vuole sempre… per gli uomini, per i bambini, per le donne, è un posto racchiuso, è un posto più silenzioso, un posto dove si può pensare di più e meglio.”

 (Loris Malaguzzi nel 1993 al Premio Kohl, Chicago)

Loris Malaguzzi scompare il 30 gennaio del 1994.