La città cresce come noi

Bambine e bambini protagonisti della città

Progetto a cura di Scuole e Nidi d'infanzia - Istituzione del Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Reggio Children

Di quale città ci parlano le bambine, i bambini e i genitori?

Una città che si interroga intorno al confine tra pubblico e privato: che cosa è pubblico e cosa può considerarsi privato, oggi? Quali sconfinamenti e intrecci (fisici, culturali, valoriali) incontriamo nella nostra città? Quali altri potrebbero esserci?

Una città polimorfa, che presenta una grande varietà di territori e paesaggi, un organismo urbano ad alta diversità, dove è importante recuperare e riqualificare il valore e la ricchezza di una organizzazione decentralizzata e diffusa.

Quali “mappe” di città hanno in mente le bambine e i bambini di oggi? Mappe territoriali, relazionali, trasformative di cosa e come? 

Questa mappa interattiva vuole essere una prima proposta - giocosa e giocata - per provare ad abitare i tanti luoghi della città con tracce delicate, sensibili, a volte effimere, con testimonianze di curiosità, con domande, con suggestioni e inviti al possibile, perché in un futuro non troppo lontano, le tracce delle bambine e dei bambini possano abitare gli spazi cittadini in modo permanente e manifestare così il diritto dell’infanzia a essere protagonista della città di Reggio Emilia e di tante altre città nel mondo.

 

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I Nidi e scuole dell’infanzia di Reggio Emilia sono luoghi con un forte ruolo pubblico e politico. Fin dalla loro nascita hanno desiderato essere piazze di dialogo e confronto interculturale, di ricerca della bellezza nelle relazioni e di un’etica delle differenze. 

Nell’anno scolastico 2023-2024, i nidi e le scuole comunali dell’infanzia reggiane hanno festeggiato i 60 anni dall’apertura della prima scuola a gestione comunale e si sono realizzate le Elezioni dei Consigli Infanzia Città per gli anni 2023-2026. 

Questi eventi sono stati l’occasione per rinnovare la forte alleanza tra nidi e scuole dell’infanzia comunali e la città di Reggio Emilia, le cui identità si sono definite e si definiscono ancora oggi in un dialogo permanente. Una città trasformabile e trasformata , dunque, anche da bambine, bambini e genitori..

Emerge una città che ha luoghi di riferimento precisi, incontri reali nella vita quotidiana. Le bambine e i bambini hanno il diritto di abitare e conoscere la città, di sapere dove si trovano, il diritto di sapersi orientare, di saper andare dove si vuole andare. 

Conoscono le vie e gli abitanti e questa conoscenza e frequentazione genera accoglienza e sicurezza, in una reciprocità di sguardi. 

Una città porosa, che presenta una tessitura urbana, sociale e relazionale che si caratterizza per un pulsare di pieni e vuoti, che fanno della flessibilità una caratteristica dell’accoglienza, dell’incontro e della relazione. (non chiaro)

Una città che possiede una propria idea di natura, una città ricca di parchi e aree verdi, ma anche di acque che assumono identità differenti a seconda dei territori attraversati. 

Una città in cui gli abitanti sono anche presenze vegetali e animali, reali e immaginari.

La mappa della città rivista con gli occhi delle bambine e dei bambini vorrebbe offrire un punto di vista che, oltre a considerare la relazione dei bambini con le geografie cittadine, territoriali e spaziali, riconosca il loro punto di vista come costruttori di una cultura dell’infanzia che può trovare nella città visibilità e presenza e che può trasformare simbolicamente e narrativamente quei luoghi. 

 

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