Un pensiero in festa

Le metafore visive nei processi di apprendimento dei bambini

REGGIO CHILDREN EDITORE | NUOVA USCITA

“Un pensiero in festa. Le metafore visive nei processi di apprendimento dei bambini”  è la nuova uscita editoriale di Reggio Children e presenta una ricerca realizzata da Reggio Children, Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia e Dipartimento di Educazione e Scienze Umane Unimore - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

 

Per metafora si intende quello strumento del pensiero e del linguaggio che connette elementi della realtà distanti tra di loro, costruendo una nuova realtà e un nuovo significato. 

La costruzione di metafore è un processo che porta a esiti inconsueti, inaspettati e spesso originali e che sollecita il pensiero ad aprirsi ed espandersi oltre i confini canonici.

La metafora è uno strumento di conoscenza che crea modi diversi di vedere il mondo.

 

 

È un’intuizione in festa, elaborata da un pensiero creativo.

Creatività, ironia, capacità di creare analogie e di cavalcare paradossi possono essere accolti e 'allenati' nella quotidianità.

I bambini del nido e della scuola dell’infanzia comprendono le metafore visive? Le producono?

La ricerca prova a indagare e rendere visibili i processi mentali che vengono attivati quando si guarda una metafora visiva o quando si prova a crearla.

 

 

Cavatappi trivella. 

Un paleontologo che sta scavando le ossa di dinosauro con una trivella playstorica

Gianmaria, 5.7 anni

Tecnica: pennarello su foglio bianco e oggetto reale

  

Spesso i bambini più piccoli partono da un binomio, come se ci fosse un’attrazione da parte loro non solo verso gli oggetti, ma anche verso la relazione degli oggetti fra loro.

È proprio da questi binomi fantastici (composti a volte da oggetto/oggetto, altre volte da corpo/oggetto), da questa attrazione dei bambini per la relazione tra cose anche distanti tra di loro, che nascono processi e invenzioni interessanti e sorprendenti

 

 

Vaso di fiori
Luca, 5.9 anni

Succede che i fiori dicono: "Ehi, io ho sete".
Pietro, 6.1 anni

Tecnica: matita su foglio bianco e oggetto reale

 


L’insegnante invita i bambini verso un pensiero divergente, ad aprire la mente, a muoversi da un piano all’altro.

Occorre riconoscere ai bambini la capacità di utilizzare un linguaggio metaforico e ironico, che è in sintonia con gli aspetti emozionali e poetici con cui i bambini guardano il mondo.  

 

 

Uccello che vola
Mattia, 3 anni

  

Un contesto predisposto con consapevolezza dagli adulti accende e sostiene i processi metaforici.

Giochi di parole, trasformazioni, paradossi e ironia crescono in uno scambio continuo fra bambini e adulti.

 

 

 

Colori che stanno entrando e dopo escono tutti intrecciati. Esce l’arcobaleno
Malick, 5.5 anni

Tecnica: gessetti colorati su foglio bianco A3 e foto in formato A5

 


In un momento storico come questo, in cui i problemi che coinvolgono la scuola, l’educazione e i bambini sono tanti, ci si può permettere di utilizzare tempi e riflessioni per un argomento apparentemente sofisticato, leggero e volatile, come quello del ruolo della metafora visiva nei processi di apprendimento?

Per quello che ci riguarda la risposta è sì.

Il pensiero creativo e la conoscenza sono i primi obiettivi che la scuola dovrebbe perseguire e diffondere, ma sono anche tra gli ingredienti principali dell'uguaglianza e della libertà.

 

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UN PENSIERO IN FESTA

Le metafore visive nei processi di apprendimento dei bambini

 

 

 

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