Potrebbe diventare una città con più fiducia

Bambine e bambini protagonisti della città

Progetto a cura di Scuole e Nidi d'infanzia - Istituzione del Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Reggio Children

 

 

I Nidi e le scuole dell’infanzia di Reggio Emilia sono luoghi con un forte ruolo pubblico e politico. Fin dalla loro nascita hanno desiderato essere piazze di dialogo e confronto interculturale, di ricerca della bellezza nelle relazioni e di un’etica delle differenze. 

Pensare alla città, sia da bambini che da adulti, significa provare a pensarsi. E questo i nidi e le scuole comunali di Reggio lo sanno da sempre. Ecco perché il tema della città è uno degli approfondimenti progettuali più ricorrenti nella nostra storia. 
Pensare alla città attraverso i suoi protagonisti, bambini e adulti, significa ogni volta avere la possibilità di aggiornare collettivamente la biografia della sua identità sociale, culturale.  
Per questo il tema della città è il più bello e difficile da affrontare.

Di quale città ci parlano le bambine, i bambini e i genitori?

Una città polimorfa, che presenta una grande varietà di territori e paesaggi, un organismo urbano ad alta diversità, dove è importante recuperare e riqualificare il valore e la ricchezza di una organizzazione decentralizzata e diffusa.

Quali “mappe” di città hanno in mente le bambine e i bambini di oggi? Mappe territoriali, relazionali, trasformative di cosa e come? 

 

Sembra emergere una città che ha luoghi di riferimento precisi, incontri reali nella vita quotidiana. Le bambine e i bambini hanno il diritto di abitare e conoscere la città, di sapere dove si trovano, il diritto di sapersi orientare, di saper andare dove si vuole andare. 

Conoscono le vie e gli abitanti e questa conoscenza e frequentazione genera accoglienza e sicurezza, in una reciprocità di sguardi. 

Una città porosa, che presenta una tessitura urbana, sociale e relazionale che si caratterizza per un pulsare di pieni e vuoti, che fanno della flessibilità una caratteristica dell’accoglienza, dell’incontro e della relazione. 

Una città che possiede una propria idea di natura, in cui gli abitanti sono anche presenze vegetali e animali, reali e immaginari.

La mappa della città rivista con gli occhi delle bambine e dei bambini vorrebbe offrire un punto di vista che, oltre a considerare la relazione dei bambini con le geografie cittadine, territoriali e spaziali, riconosca il loro punto di vista come costruttori di una cultura dell’infanzia che può trovare nella città visibilità e presenza e che può trasformare simbolicamente e narrativamente quei luoghi. 

 

 

 

 

 

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